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Lo sviluppo del capitale umano dovrebbe essere considerato un requisito imprescindibile
per la crescita produttiva di un'impresa. Le attività di formazione
professionale continua rispondono alla necessità di poter contare
su personale in grado di adattarsi ai continui cambiamenti del mercato del
lavoro.La presente sezione analizza gli incentivi "integrati",
aiuti alla formazione imprenditoriale e i relativi fondi comunitari.
Il Pacchetto Integrato di Agevolazioni - PIA Formazione
Prevede l'accesso a sovvenzioni per programmi di investimento ammissibili
nel quadro della Legge 488/92. Per beneficiare di questo incentivo, le imprese
devono aumentare in modo considerevole il numero di addetti, che in ogni
caso non può essere inferiore a 10 e pianificare specifici programmi
formativi. Tra le attività economiche ammissibili ci sono l'industria
estrattiva e manifatturiera, la produzione e distribuzione di energia, le
costruzioni e la fornitura di servizi. Le aree ammissibili sono le regioni
Obiettivo 1. Elemento peculiare di questo programma è l'opportunità
per le pmi di beneficiare di un fondo di garanzia.
Legge 236/93
Finanzia azioni per la formazione aziendale e individuale. Questa legge
si prefigge di incentivare la formazione aziendale e individuale e si applica
all'intero territorio azionale. I progetti possono riguardare la necessità
di formazione all'interno dell'impresa, a seguito di un generale processo
di trasformazione, oppure la formazione individuale, per incrementare le
competenze personali.I progetti ammissibili riguardano la formazione nell'ambito
dell'innovazione tecnologica e organizzativa, della sicurezza e della qualità
e protezione ambientale, soprattutto se migliorano la competitività
dell'impresa e il livello di occupazione. Il programma è gestito
dagli enti locali preposti alla pubblicazione dei bandi.
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Fondo sociale europeo (FSE)
Il FSE opera attraverso i Programmi operativi regionali. Per poter usufruire
dei finanziamenti messi a disposizione si consiglia di visitare i siti web
degli enti locali (per esempio di Regioni e Province), per controllare le
date di pubblicazione dei bandi.In linea generale, le domande di finanziamento
per i progetti di formazione sono presentate avvalendosi dei bandi, oppure
tramite il Ministero del Lavoro o l'Ufficio del Lavoro dell'ente regionale.
Ogni progetto (o più progetti presentati congiuntamente o relativi
allo stesso bando) deve essere presentato compilando i moduli di domanda
forniti dalla Regione o dalla Provincia e seguendo le indicazioni specificate
nel bando. Per quanto riguarda i finanziamenti disponibili a livello
Comunitario questi fondi sono erogati attraverso: il Fondo europeo per
lo sviluppo regionale (FESR), il Fondo sociale europeo (FSE), il Fondo
europeo di orientamento e garanzia agricola (FEOGA) e lo Strumento finanziario
di orientamento della pesca (SFOP).
Servono a finanziare i programmi pluriennali per lo sviluppo delle regioni
europee, la cosiddetta "programmazione", in base a strategie
di crescita elaborate dagli Stati membri della UE e dalla Commissione
europea.
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I fondi strutturali hanno lo scopo di sostenere gli
Stati dell'Unione europea, inclusa l'Italia, nell'implementazione delle
politiche economiche. Essi mirano a:
• promuovere lo sviluppo e l'adeguamento strutturale delle regioni
meno sviluppate economicamente (Obiettivo 1)
• sostenere la trasformazione economica e sociale di aree dove esistono
evidenti difficoltà strutturali (Obiettivo 2);
• promuovere la formazione e le politiche occupazionali (Obiettivo
3)
Nelle aree Obiettivo 1 (aree in deroga art. 87.3a del Trattato UE) sono
incluse Regioni dell'Italia meridionale: vale a dire le regioni Basilicata,
Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. Il Molise beneficia temporaneamente
degli incentivi dell'Obiettivo 1 fino al 31 dicembre 2005, data a partire
dalla quale termina la fase di sostegno transitorio ("phasing out").
Le aree Obiettivo 2 includono numerose aree dell'Italia centro-settentrionale,
altre aree del Centro-Nord beneficiano temporaneamente degli incentivi
dell'Obiettivo 2 fino al 31 dicembre 2005, data a partire dalla quale
termina la fase di sostegno transitorio ("phasing out").
Le aree in Deroga all'art. 87.3.c) del Trattato UE situate nel Centro-Nord,
non necessariamente comprese nell'Obiettivo 2, ammesse a beneficiare di
contributi finanziari.
Per poter accedere ai fondi, gli investitori devono presentare un'apposita
domanda agli enti regionali, nazionali o europei preposti.
Così come per i programmi nazionali di incentivazione, i fondi
sono erogati direttamente da istituzioni o enti, come il Ministero delle
Attività Produttive (MAP), il Mediocredito Centrale, Sviluppo Italia
e dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
(MIUR). Nella maggior parte dei casi questi enti fanno il possibile per
elaborare per gli investitori un programma di incentivi integrati.
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