Le premesse per l’innesto
di traiettorie di sviluppo
a. La teoria del capitale sociale
b. Cultura civica e fiducia
c. I circoli virtuosi dello sviluppo
 
     
Una nuova immagine
del Meridione
a. Le ricerche sullo sviluppo locale
b. Le nuove politiche per il Sud
c. Cosa accade dopo l’allargamento?
 
           
 
ATTIVITA’ PRODUTTIVE
RICERCA E SVILUPPO
FORMAZIONE

Lo sviluppo del capitale umano dovrebbe essere considerato un requisito imprescindibile per la crescita produttiva di un'impresa. Le attività di formazione professionale continua rispondono alla necessità di poter contare su personale in grado di adattarsi ai continui cambiamenti del mercato del lavoro.La presente sezione analizza gli incentivi "integrati", aiuti alla formazione imprenditoriale e i relativi fondi comunitari.

Il Pacchetto Integrato di Agevolazioni - PIA Formazione


Prevede l'accesso a sovvenzioni per programmi di investimento ammissibili nel quadro della Legge 488/92. Per beneficiare di questo incentivo, le imprese devono aumentare in modo considerevole il numero di addetti, che in ogni caso non può essere inferiore a 10 e pianificare specifici programmi formativi. Tra le attività economiche ammissibili ci sono l'industria estrattiva e manifatturiera, la produzione e distribuzione di energia, le costruzioni e la fornitura di servizi. Le aree ammissibili sono le regioni Obiettivo 1. Elemento peculiare di questo programma è l'opportunità per le pmi di beneficiare di un fondo di garanzia.

Legge 236/93


Finanzia azioni per la formazione aziendale e individuale. Questa legge si prefigge di incentivare la formazione aziendale e individuale e si applica all'intero territorio azionale. I progetti possono riguardare la necessità di formazione all'interno dell'impresa, a seguito di un generale processo di trasformazione, oppure la formazione individuale, per incrementare le competenze personali.I progetti ammissibili riguardano la formazione nell'ambito dell'innovazione tecnologica e organizzativa, della sicurezza e della qualità e protezione ambientale, soprattutto se migliorano la competitività dell'impresa e il livello di occupazione. Il programma è gestito dagli enti locali preposti alla pubblicazione dei bandi.

  Fondo sociale europeo (FSE)

Il FSE opera attraverso i Programmi operativi regionali. Per poter usufruire dei finanziamenti messi a disposizione si consiglia di visitare i siti web degli enti locali (per esempio di Regioni e Province), per controllare le date di pubblicazione dei bandi.In linea generale, le domande di finanziamento per i progetti di formazione sono presentate avvalendosi dei bandi, oppure tramite il Ministero del Lavoro o l'Ufficio del Lavoro dell'ente regionale. Ogni progetto (o più progetti presentati congiuntamente o relativi allo stesso bando) deve essere presentato compilando i moduli di domanda forniti dalla Regione o dalla Provincia e seguendo le indicazioni specificate nel bando.

Per quanto riguarda i finanziamenti disponibili a livello Comunitario questi fondi sono erogati attraverso: il Fondo europeo per lo sviluppo regionale (FESR), il Fondo sociale europeo (FSE), il Fondo europeo di orientamento e garanzia agricola (FEOGA) e lo Strumento finanziario di orientamento della pesca (SFOP).

Servono a finanziare i programmi pluriennali per lo sviluppo delle regioni europee, la cosiddetta "programmazione", in base a strategie di crescita elaborate dagli Stati membri della UE e dalla Commissione europea.

  I fondi strutturali hanno lo scopo di sostenere gli Stati dell'Unione europea, inclusa l'Italia, nell'implementazione delle politiche economiche.

Essi mirano a:

• promuovere lo sviluppo e l'adeguamento strutturale delle regioni meno sviluppate economicamente (Obiettivo 1)

• sostenere la trasformazione economica e sociale di aree dove esistono evidenti difficoltà strutturali (Obiettivo 2);

• promuovere la formazione e le politiche occupazionali (Obiettivo 3)

Nelle aree Obiettivo 1 (aree in deroga art. 87.3a del Trattato UE) sono incluse Regioni dell'Italia meridionale: vale a dire le regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. Il Molise beneficia temporaneamente degli incentivi dell'Obiettivo 1 fino al 31 dicembre 2005, data a partire dalla quale termina la fase di sostegno transitorio ("phasing out").

Le aree Obiettivo 2 includono numerose aree dell'Italia centro-settentrionale, altre aree del Centro-Nord beneficiano temporaneamente degli incentivi dell'Obiettivo 2 fino al 31 dicembre 2005, data a partire dalla quale termina la fase di sostegno transitorio ("phasing out").

Le aree in Deroga all'art. 87.3.c) del Trattato UE situate nel Centro-Nord, non necessariamente comprese nell'Obiettivo 2, ammesse a beneficiare di contributi finanziari.

Per poter accedere ai fondi, gli investitori devono presentare un'apposita domanda agli enti regionali, nazionali o europei preposti.
Così come per i programmi nazionali di incentivazione, i fondi sono erogati direttamente da istituzioni o enti, come il Ministero delle Attività Produttive (MAP), il Mediocredito Centrale, Sviluppo Italia e dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR). Nella maggior parte dei casi questi enti fanno il possibile per elaborare per gli investitori un programma di incentivi integrati.

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