Le premesse per l’innesto
di traiettorie di sviluppo
a. La teoria del capitale sociale
b. Cultura civica e fiducia
c. I circoli virtuosi dello sviluppo
 
     
Una nuova immagine
del Meridione
a. Le ricerche sullo sviluppo locale
b. Le nuove politiche per il Sud
c. Cosa accade dopo l’allargamento?
 
           
 
ATTIVITA’ PRODUTTIVE
RICERCA E SVILUPPO
FORMAZIONE

Legge 488/92

Lo scopo è di incentivare lo sviluppo delle attività produttive nelle aree depresse del territorio. E' caratterizzata da modalità operative flessibili e procedure da eseguirsi entro limiti di tempo predeterminati. Gli interventi, previsti dalla Legge 488/92, si adattano a progetti di investimento, a sostegno dei diversi obiettivi della politica produttiva locale.

Si basa sulla presentazione di progetti, in base alla pubblicazione di bandi. La selezione dei progetti avviene applicando metodi efficienti, che consentono l'assegnazione delle risorse con chiarezza e trasparenza. La fattibilità del progetto e la relativa ammissibilità al finanziamento vengono valutate dall'ente competente, dopo aver ricevuto il modulo di presentazione della domanda, compresi la relazione tecnica e il business plan.

I Destinatari dei fondi sono le piccole, medie e grandi imprese che operano nei seguenti settori industria estrattiva e manifatturiera, commercio, servizi e turismo, costruzioni, produzione e distribuzione di energia. I finanziamenti sono disponibili per progetti di investimento che mirano sia alla realizzazione di nuovi stabilimenti, sia all'espansione, modernizzazione, ristrutturazione, riattivazione, riconversione e delocalizzazione degli stabilimenti esistenti. Le aree ammissibili includono le regioni meridionali e le aree depresse dell'Italia centro-settentrionale con prospettive di crescita e alto potenziale di sviluppo.

  Il Contratto di Localizzazione

Una delle principali novità delle misure di incentivazione previste dal Governo italiano è il Contratto di localizzazione.Istituito nel 2003 come nuovo strumento per attrarre investimenti privati nel Meridione, questo strumento garantisce il rispetto dei tempi di insediamento dell'impresa e la disponibilità di infrastrutture e di aree industriali. Destinatari sono le medie e grandi imprese che desiderano investire nelle regioni meridionali del territorio nazionale (Campania, Calabria, Sicilia, Sardegna, Puglia e Basilicata), nonché in Abruzzo e in Molise.

Le imprese ammissibili sono aziende straniere, controllate da stranieri o aziende italiane che hanno delocalizzato la produzione prima del 17 marzo 2005. Queste imprese devono operare nei seguenti settori: attività estrattive e manifatturiere, servizi in favore delle imprese, turismo e produzione di energia da fonti rinnovabili. Per quanto riguarda i tipi di finanziamento, gli investitori possono beneficiare di sovvenzioni (che non superino le linee guida europee) e della possibile acquisizione temporanea di partecipazioni azionarie di minoranza da parte di Sviluppo Italia (Agenzia nazionale per lo sviluppo d'impresa e l'attrazione di investimenti).


I vantaggi per l’investitore consistono :

• disponibilità di infrastrutture e aree industriali;

• rispetto dei tempi di insediamento dell'impresa;

• sostegno alle attività di ricerca, sviluppo e formazione;


• erogazione di incentivi.
Le procedure burocratiche sono state semplificate e i tempi di valutazione ridotti, grazie agli sforzi congiunti e alla collaborazione tra Sviluppo Italia e gli enti locali e nazionali.

  Legge 181/89

Destinatari sono tutte le imprese piccole, medie e grandi.Ha lo scopo di sostenere gli investimenti, la reindustrializzazione e il rilancio dei settori colpiti da crisi economica.
Le sovvenzioni concesse interessano esclusivamente investimenti attuati in determinate aree dell'Italia meridionale e settentrionale. Poiché i fondi sono gestiti da Sviluppo Italia, l'agenzia ha l'incarico di valutare i progetti ed erogare le sovvenzioni disponibili; ha, inoltre, la possibilità di acquisire temporaneamente partecipazioni azionarie di minoranza dell'impresa.

Programma Interreg III

Un ulteriore sostegno può arrivare dal programma Interreg III, promosso dall'UE, che mira a stimolare la cooperazione interregionale nell'Unione europea.
Questo programma, finanziato dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale (FESR), è attivo fino al 2006. Ha l'obiettivo di promuovere l'integrazione europea, attraverso l'eliminazione delle barriere alla mobilità e alle comunicazioni. Interessa tutta la nazione e sostiene progetti che incentivano lo sviluppo dei sistemi urbani e metropolitani e che migliorano la mobilità e le reti di comunicazione.
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